Il mondo della palla a spicchi è un mondo a se stante, del tutto particolare, governato da regole proprie ed incomprensibili ai più. La tensione di un finale punto a punto, le emozioni di un tiro lasciato partire con solo qualche secondo sul cronometro, l'elettricità di cui si carica l'aria, spettatoricon il fiato sospeso, giocatori con il naso all'insù, occhi fissi sul pallone che rotea, veloce ma allo stesso tempo lento, il suono della sirena di fine partita, il rumore della retina che si muove. Un fruscio quasi leggero, sottile. Dalla gola invece un boato, di gioia.
Queste sono solo alcune delle emozioni che il meraviglioso mondo della pallacanestro regala ai suoi appassionati. Abbiamo scelto di iniziare questo pezzo partendo dal finale di una partita. Scelta paradossale forse, ma ben indicata a risvegliare sensazioni ed emozioni forse sopite nel tedio di una giornata qualunque. Ora però riavvolgiamo il nastro e ripartiamo con più calma.
Agosto 1972, asfalto di Via Caldara. In principio era un pallone, lanciato verso l'alto. Seguiva un salto, uno scatto verso l'alto per prevalere sull'avversario. Vi è qualcosa di affascinante in questa immagine: le braccia protese nell'aria, verso l'oggetto del desiderio. Ne bramano, ne reclamano il possesso, quasi un istinto ancestrale e animalesco per dimostrare all'avversario di essere il più forte. Si possono apprezzare lo sforzo muscolare, lo sguardo fisso sull'obiettivo. Il momento del contatto assume una caratura epica. Si potrebbe quasi immaginare un dipinto, un'opera d'arte. Duello lo chiameremmo, perché del duello ne riprende quasi il tema, la tradizione nobile del passato. I duellanti in foto si sfidano, faccia a faccia, con l'unica arma a loro disposizione: la determinazione. Ecco quindi lo scontro, mani che si stringono sul premio (il pallone), due avversari pronti a darsi battaglia e a lottare per uno ed un solo risultato; la vittoria.
Allarghiamo ora la nostra prospettiva e consideriamo gli altri partecipanti allo scontro, i rispettivi compagni di squadra e il proprio pubblico. Entità più ampie anch'esse in lotta, impegnate in battaglia. Una vera e propria battaglia in questo caso, dal momento che la foto che abbiamo scleto, condivisa con noi da Lorenzo Blasizza, ritrae i protagonisti della seconda edizione della " 24 ore di pallacanestro", maratona cestistica tenutasi sul campo della U.S. Carnovali, dall' 1 al 2 giugno 1972.
Questo è il basket. Sport duro, nobile, epico.