Altri cinque dettagli curiosi che erano sotto gli occhi di tutti, ma che non tutti vedevamo (qui i primi cinque )
P.S. I veri investigatori li abbiamo qui, a Bergamo, tra gli appassionati di Storylab
Lo stemma strano
Porta Sant'Agostino, sul finire del diciannovesimo secolo, quando le fotografie erano per lo più dagherrotipi . Si noti, in basso, a destra, la figura con il mantello, forse un agente di polizia, voltato di spalle, e accanto a lui un ragazzino. Al centro invece un altro personaggio senza volto né nome, con un carretto. E poi l'accesso alla città, imponente, retaggio di un'epoca che stava ormai finendo. “Che stemma è quello al posto del Leone di San Marco” chiede un osservatore attento, Mario Oscar Mazzola. Gli risponde precisa “è lo Stemma imperiale austriaco dipinto dal Bonomini nel 1826”.
Il tipo di autobus
Questa in apparenza è soltanto Porta Nuova, con un po’ di movimento. Invece no! Grazie a Maurizio Lussana apprendiamo che “l'autobus più lungo è un Fiat 411 sulla linea P Stazione - Pontesecco”, mentre Marco Zenoni spiega che “l'autobus corto era probabilmente della linea C Campagnola Via Gallicioli”.
Il campo sbagliato
A un primo sguardo questo sembra il campo Brunana. Non è così. Come si legge nei commenti: “Lo Stadio non può essere il "Brumana", dato che fu edificato nel 1928. La foto si riferisce all'Ippodromo "Santa Caterina", che occupava la zona dell'attuale stadio. L'ippodromo, nel periodo estivo, ospitava anche la Colonia Elioterapica. La tribuna è riconoscibile anche in foto disponibili sul sito lombardiabeniculturali.it nella sezione "Croce Rossa Italiana".
La data precisa
"Sole sul tetto dei palazzi in costruzione". Quello che "batte sul campo di pallone e terra e polvere che tira vento e poi magari piove". Le prime parole che evoca questa immagine sono quelle di De Gregorie e di una delle sue canzoni più famose. Invece su questa foto si Storylab si è generato un dibattito per risalire agli anni esatti in cui il palazzo è stato costruito. Bravissimo Roberto Vetere a incrociare documenti ufficiali (la delibera della concessione edilizia, con altri post di Storylab, stabilendo che il periodo è quello tra il 1950 e il 1954
La locandina rivelatrice
Il periodo a cui si riferisce questa foto si può dedurre dalla locandina del film in programmazione: "I seicento di Balaklava", un film storico del 1968, diretto dal regista Tony Richardson. Racconta, in maniera critica, della carica della brigata della cavalleria leggera inglese nella Battaglia di Balaklava del 1854 durante la Guerra di Crimea. Un doppio spaccato di storia, che si svela, prestando semplicemente attenzione.