Un'altro spicchio della Bergamo che c'era una volta e che non esiste più. Si chiamava via Pendezza, era in città alta, e pareva precisa precisa a quei vicoli delle città di mare, ai carruggi di Genova o alla Spaccanapoli, la ferita che attraversa da cima a fondo il borgo caro alla sirena Partenope. Per chi volesse ritrovarne traccia possiamo dire che il luogo è corrispondente all'attuale via Gombito (la casa di sinistra è stata abbattuta, adesso c'è un porticato dove sino a non molti anni fa vi era una rivendita di formaggi all'aperto) ma senza voler ricostruire la storia, questa immagine è formidabile poiché dà modo di vedere uno scorcio stupendo, con il vicolo stretto appunto, ma anche i balconi di legno, le persiane, le vetrine e quel modello di insediamento urbano precedente al 1910, che venne spazzato via dalle opere di risanamento approntate dall'architetto Angelini.