"Gli intoccabili". Gli intoccabili sembrano loro, vestiti di tutto punto, con tanto di cappello a tesa larga, baffi a manubrio e quello in mezzo con la mantella: somigliano, anche senza esserlo, a Kevin Costner, Andy García o Sean Connery nel celebre film di Brian De Palma. Gli intoccabili sembrano loro, mentre certo non intoccabili sono le pietre alle loro spalle, quelle della Porta Sant'Agostino, a Bergamo, che nel corso dei secoli ha subito più danni dai veicoli in tempo di pace che dai cannoni quando c'era la guerra.
L'ultimo assalto qualche giorno fa, per colpa di un autotreno che non aveva fatto i conti con la larghezza della struttura. Ci assicura però il tenente Mario Locatelli, per decenni responsabile della Polizia Locale, che in passato innumerevoli sono stati gli sfregi subiti dal monumento messo a guardia di città alta. "Un giorno un camion si portò via persino la pietra che faceva da chiave di volta, eravamo preoccupati che crollasse tutto" racconta l'ex capo dei vigili, a cui non sfugge un sorriso. Perché chi ne ha viste molte, di poco si impressiona. Figuriamoci allora quanto poco preoccupata sia quella porta, che in secoli e secoli di storia ne ha vissute più di Bertoldo in Francia. O della Raggi, a Roma.