La via si chiama Pignolo e un po' pignolo occorre esserlo, se si vuole vedere più in là di quell'immagine pallida, come smunta dal logorio e dal tempo, oltre quei muri, quei portoni di una tra le ripide strade del centro. Dettagli. I dettagli fanno sempre la differenza, lo sa pure il diavolo, che spesso proprio lì cela la sua coda e fa da inciampo.
Tra i dettagli di questa foto scegliamo per primo l'acciotolato della strada, la "rizzata", come si chiama la pavimentazione eseguita con ciotoli di fiume levigati e posati ad arte, che durano ben più del cemento armato e dell'asfalto. Quale stile, quale eleganza danno alle vie, senza null'altro che il sapere dell'uomo e ciò che offre in natura il creato.
Il secondo dettaglio riguarda invece la geometria dei palazzi messi così, in fila l'un l'altro e l'un l'altro differenti come facciata come foggia di porte e finestre e balconi. Una diversità che tuttavia si amalgama allo sguardo, tanto che di tante case l'occhio ne scorge una sola, fatta dalla somma di ciascuna, in un "unicum" lineare e armonico, specchio e metafora pure della società degli uomini, che a prenderli singolarmente risultano migliaia, miliardi, ma se osservati in superficie, da lontano, sono un unico, meraviglioso popolo.