Il gigante e le bambine. Eccolo lì, solenne e possente, spina dorsale di una regione intera, dorso scarno e asciutto, pareti tanto a picco che neppure la neve si appiccica. Il Pizzo della Presolana è il diadema delle Orobie, un grumo di Dolomiti finite fuori strada, meraviglia per gli occhi e per chi ad ogni stagione e ad ogni ora lo contempla.
Inconfondibile quanto un'impronta digitale, qui lo ammiriamo dalla vetta di un altro monte che si distingue e che lo guarda dirimpetto, ma più tondo, dolce, accogliente, il Pora. E proprio sul Monte Pora, in una mattina primaverile qualsiasi degli anni Cinquanta, quattro ragazze si sono trovate a trascorrere una giornata magnifica, indimenticabile non fosse che per questa fotografia, che le ha colte in una pausa, a rifocillarsi, gustando la luce e il panorama, con i loro maglioni di lana grezza, i capelli cotonati, persino una giacca con il collo di pelliccia.
A guardare con attenzione si colgono altri dettagli, un baracchino di legno, un palo, sparute persone a passeggio... A noi però importa soltanto la polpa di quest'immagine, il Pizzo della Presolana e le ragazze. Il gigante e le bambine appunto, "sotto il sole contro il vento, in un giorno senza tempo".