Calma, solitudine, preghiera, silenzio. E chi più ne ha, meno ne metta, nel chiostro. Perché questo è per eccellenza il luogo dell'essenziale, del senza fronzoli, di ciò che conta davvero. Un'esperienza millenaria l'ha plasmato, consegnandocelo così, come lo conosciamo, capace di infondere pace anche soltanto a vederlo.
P.S. A dire il vero quello di Santa Marta, in piazza Vittorio Veneto, non da tutti è apprezzato nel modo in cui è attualmente sistemato. Una delle critiche che merita di essere riportata è ad esempio quella di Adriano Colpani, uno degli amici di Storylab che più stimiamo e che commenta: "Così composto lo spazio era molto bello, il verde poteva essere quello del giardino di casa. Oggi è diventato uno spazio senz'anima, asettico. I bronzi delle suorine e del cardinale possono anche starci, richiamano le origini religiose del posto, ma la scultura/specchio spacciato per opera d'arte, non ha alcun senso... Se Carlo Verdone ci avesse messo mano, avrebbe detto "famolo strano". Per me è un particolare (ingombrante) che toglie armonia a tutto l'insieme".