In attesa di un'estate... più lieve

La stagione ufficiale arriverà tra una settimana, in verità l'attendiamo da giorni e giorni ma dell'estate - di questi tempi - non vi è traccia.
Ci consoliamo allora con questa meraviglia di immagine, che ritrae via Frizzoni a Bergamo, nell'immediato secondo dopo guerra. Era la via dei distributori: se ne contavano infatti una mezza dozzina nel solo tratto fra l'incrocio con Via Pignolo e la Torre del Galgario. Qualcuna delle insegne è bene in evidenza già qui, pur se a noi piacciono più il vigile nella sua divisa leggera, quella bianca, immacolata, chiamato a regolare un traffico che non c'era e che se fosse stato quello di oggi altro che divisa bianca, con tutto lo smog e la polvere sollevata. E in più altri dettagli: l'uomo che spinge il carretto, in primo piano, sulla destra, le signore che chiacchierano accanto alla tenda delle bancarelle, la bimba che si accinge ad attraversare la strada, il quasi coetaneo che pedala... Dettagli. Dettagli che tuttavia compongono un quadro d'insieme che fa venire nostalgia, oltre che un'unghia di tristezza.
Quella infatti pareva una città meno caotica e anche meno avvitata su se stessa, meno girandola, trottola. Una città più lieve, in definitiva. Una lievità che possiamo produrre noi, smettendola per un giorno di correre e immaginandoci personaggi di questa immagine, di questa fotografia.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

Oggi come allora, in balìa della natura

Bergamo bassa, non piatta

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