La stagione ufficiale arriverà tra una settimana, in verità l'attendiamo
da giorni e giorni ma dell'estate - di questi tempi - non vi è traccia.
Ci consoliamo allora con questa meraviglia di immagine, che ritrae via
Frizzoni a Bergamo, nell'immediato secondo dopo guerra. Era la via dei
distributori: se ne contavano infatti una mezza dozzina nel solo tratto
fra l'incrocio con Via Pignolo e la Torre del Galgario. Qualcuna delle
insegne è bene in evidenza già qui, pur se a noi piacciono
più il vigile nella sua divisa leggera, quella bianca, immacolata,
chiamato a regolare un traffico che non c'era e che se fosse stato
quello di oggi altro che divisa bianca, con tutto lo smog e la polvere
sollevata. E in più altri dettagli: l'uomo che spinge il carretto, in
primo piano, sulla destra, le signore che chiacchierano accanto alla
tenda delle bancarelle, la bimba che si accinge ad attraversare la
strada, il quasi coetaneo che pedala... Dettagli. Dettagli che tuttavia
compongono un quadro d'insieme che fa venire nostalgia, oltre che
un'unghia di tristezza.
Quella infatti pareva una città meno caotica
e anche meno avvitata su se stessa, meno girandola, trottola. Una città
più lieve, in definitiva. Una lievità che possiamo produrre noi,
smettendola per un giorno di correre e immaginandoci personaggi di
questa immagine, di questa fotografia.