In fondo agli occhi

Stanotte a Bergamo nevicava. Fiocchi ampi, di quelli che cascano a terra pesanti, senza alcuna lievità, con il bianco che diventa presto grigio. Fa freddo e nevica anche oggi, ma proprio per questo, per non aggiungerci al già visto, sparigliamo le carte e scegliamo come foto del giorno di Storylab un'immagine estiva, con le bambine della colonia elioterapica di Brembate Sopra che fanno il bagno nel fiume Brembo.

Ci guardano, quelle bambine. Volti candidi, alcuni seri altri sorridenti; attirati dalla curiosità per il fotografo, quegli occhi inquadrano fissi noi, unendo idealmente più generazioni, oltre la barriera del tempo, del razionale. Non parlano, ma neppure sono muti. Raccontano un mondo che non c'è più, quello delle sottovesti pudiche, delle mollette per raccogliere i capelli, delle lunghe trecce e poi, di un nonno "custode" immerso nell'acqua fino alle cosce, delle signorine con la cuffia in testa, che per un mese si guadagnavano il pane così, delle suore coperte di panni di cotone, pesanti e freschi insieme.

A pensarci, il bianco domina anche lì, in quella clessidra capovolta rispetto ad oggi, nel clima e nella stagione, con immobile pure il fiume. Che invece ha continuato a scorrere, al pari del tempo, andato avanti come quelle bimbe divenute nel frattempo donne, mamme, nonne. Era il 1954, per cui la maggior parte di loro vive ancora, prese dalle proprie faccende, diverse nell'aspetto, mentre nel profondo dello sguardo, a guardarle bene, siamo certi di poter vedere gli occhi di quelle bambine.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

Felice (di nome e di fatto) a Bergamo

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