"Cos’è, cos’è, che fa andare la Filanda,
è chiara la faccenda, son quelle come me".
Lei era Milva, che cantava un mondo che negli anni Sessanta del secolo
scorso era già tramontato e le cui uniche tracce rimaste sono i racconti
e le fotografie. Stabilimenti imponenti, che davano lavoro e
indirettamente pane a centinaia di persone, per la maggior parte donne,
che filavano appunto e tessevano.
La filanda ritratta qui in uno scatto effettuato dall'attuale via Palma il vecchio sorgeva
in via San Lazzaro ed ad ammirarla ora ha un che di affascinante,
bello, specialmente a confronto con i capannoni squadrati e cechi
dell'industria nel dopo guerra. Da notare inoltre gli alberi, dei
gelsi, piantati quasi a mo' di sentinelle, di fronte alla filanda, a
dimostrare la simbiosi profonda a quei tempi tra agricoltura e
manifattura. Pure se, oltre la retorica, restava il fatto che: "Ormai lo
so, tutto il mondo è una Filanda, c’è sempre chi comanda e chi
ubbidirà". Amen.