Le belle persone

Un cono, trecento lire. Del gelataio di via XX Settembre abbiamo già scritto una volta, constatando che pochi altri personaggi rievocano nei bergamaschi non più giovanissimi tanti ricordi, tante emozioni. Qui è ritratto di sguincio, pur se se ne coglie bene il viso, le rughe sulla fronte, i capelli pettinati all'indietro. Titolare del bar Briciola, nella galleria che collega con via Sant'Orsola e detta allora "dell'Upim", egli ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni.

Tra i molti ricordi che gli hanno dedicato su Storylab, scegliamo quello di Antonella Frigeri: 
«Con mia mamma, andavo nel loro bar tutti i pomeriggi alle 18 per aspettare mio papà che tornava dal lavoro. Una coppia splendida! La moglie dolcissima stava alla cassa e mi coccolava. Un giro sul cavallino a gettoni. Con il marito ancora oggi ci salutiamo. In inverno adoravo il cono con panna montata e cannella. In estate gelato bicolore panna e cioccolato e un bellissimo sorriso con occhi azzurri gentili!!! Che belle persone».

Già. Che belle persone. Al di là dei soldi, della fama, del potere, del successo, il complimento migliore che si possa ricevere.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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