Le sorprese del Sebino (e di Storylab)

La quiete prima della tempesta? Ci accontentiamo di quella che precede il fine settimana, con il suo carico di aspettative per chi riposa e di impegni, se non proprio di pene, per chi lavora. 

Per augurare a entrambi delle buone giornate abbiamo scelto questa immagine che ritrae il lago d'Iseo, una barca con sparuti pescatori e soprattutto la località di Zorzino con il famoso orrido del Bogn (l'orrido, in questo caso, non è un uomo orribile, bensì "una profonda gola rocciosa, in particolare nei tratti di quei fiumi o torrenti le cui acque precipitano giù per anfratti e grotte, formando cascate spettacolari che scavano la roccia").

Per chi volesse visitarlo, magari proprio nei primi giorni di aprile, ricordiamo che "vi si giunge a piedi, partendo da Riva di Solto e procedendo lungo la strada rivierasca in direzione di Lovere (circa dieci minuti a piedi). Il Bogn costituisce una delle sorprese naturalistiche di maggiore valore del Sebino". E sorprendetenti sono altresì i dettagli che si conoscono ogni giorno, grazie a Storylab e ai molti amici che "prestano" una fotografia, nel caso specifico Luigi Selva (Selva sì, ma niente affatto oscura).

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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