Il buongiorno si vede dal mattino, pure quando ormai è inoltrato e in giornate come questa, con nubi basse e un tempo uggioso, che rimanda più all'autunno che alla primavera. Se tuttavia osservate attentamente gli infiniti dettagli della natura - le gemme sui rami, il colore dell'erba nei prati, il canto degli uccelli quando il buio è scavalcato dalla luce - avrete conferma, oltre che certezza, che la primavera è iniziata non soltanto sul calendario.
Così, per contrappasso, oggi scegliamo questa fotografia del lago d'Endine, ghiacciato, e di quel solitario camminatore, con un nudo legno nella mano destra e una fascina sotto il braccio sinistro, che con quell'incedere, con quell'abbigliamento, pare l'immagine stessa dell'inverno che esce di scena e se ne va, mai così lontano da non tornare ma non tanto vicino da rovinare il bello che arriva.