La dove c'era l'erba ora c'è una città. Ma in qualche caso là dove c'era una città ora c'è erba e alberi, alte fronde che fanno ombra d'estate rami spogli d'inverno.
E' il caso di piazza Dante, a Bergamo, che così si presentava nel 1929: una spianata di terra battuta, presumibilmente, con qualche aiuola a disegnare eleganti elementi architettonici e una fontana nel mezzo. La foto è stata scattata dove sorge il tribunale, che già allora doveva esserci, visto che esiste sempre in Storylab un'immagine del 1926, in cui compare, imponente e ampio.
Mentre in un'altra fotografia si vede la piazza qualche anno dopo si vede già il cambiamento, con prato al posto della spianata e alberi che non erano ovviamente alti e robusti come adesso
Tra i due scorci c'è una bella differenza e più ancora adesso, in cui lì il panorama è quasi quello del bosco urbano.
A testimonianza di come è cambiato il gusto, il senso estetico, ma anche lo spazio urbano. Fin dall'antichità la città si è distinta per l'assenza di piante d'alto fusto, mentre la sensibilità contemporanea le ha introdotte, probabilmente perché il cemento nel frattempo ha rischiato di ricoprire tutto.