Piazza Mercato delle Scarpe come un quadro d'arte

Se vi allontanate un paio di metri e la osservate da lontano farete fatica a distinguere questa fotografia da un quadro d'arte astratta, magari la versione in bianco e nero di un bozzetto di Manlio Rho o di un esponente della corrente razionalista.

Anche se di "razionale" questo crocchio di case ha poco o nulla, essendo essere frutto di sedimentazioni e incastri avvenuti nel tempo, come quando da bambini si giocava al Lego senza tener conto dell'illustrazione della scatola, preferendo la creatività all'ordine costituito. Piazza Mercato delle Scarpe è un angolo suggestivo di città alta, a Bergamo, e vederla così, sospesa nel tempo, suscita nostalgia oltre che divertimento. 

Siccome poi alle nostre eteree divagazioni preferiamo la capacità degli amici di Storylab di venire al sodo, non aggiungiamo nulla, se non il commento di Rizzi Giuliano (sì, ci piace chiamarlo così, prima il cognome e poi il nome, come quando a scuola si faceva l'appello): "La foto è degli inizi degli anni Sessanta.
Le finestre con i panni stesi erano la camera da letto mia e dei miei genitori e l'ingresso era da via Rocca 3. La casa era molto piccola con i servizi "esterni", quindi il bagno si faceva nel mastello in cucina, in parte alla stufa. Che tempi! Ricordo che nella piazza si trovavano il fruttivendolo, il salumiere, una cartolibreria, due bar, il lotto e sotto le nostre finestre una drogheria, poi almeno altri due negozi che non ricordo cosa vendessero".

Forza, chiunque ha buona memoria è ben accetto.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

A bocce ferme

Le Corbusier e gli ospiti di Piazza Vecchia

Un'immagine di buon auspicio