Per esserci ci sono ancora, possenti, tondi, perfetti, statico Atlante a reggere sulle spalle un palazzo mentre il mondo passa sotto, a qualsiasi ora. Piazza Pontida nelle forme, nell'essenza è tuttora così, con quegli archi e quelle volte a distinguerla, pur se cambiano le vetrine, i locali, la gente che vi abita e quella che trascorre lì ore di vita. Questo scatto, oltre alla storia, è stupendo per la prospettiva, per quell'infilata di archi che è una meraviglia e persino per i dettagli: il motocarro, l'auto anni Trenta, i vasi con due sparuti arbusti, le casse accatastate e le ante appoggiate alla colonna, il tavolino, le sedie, la donna che cammina, la bicicletta posteggiata... Ogni spicchio di immagine ne evoca altri cento ed è come una ruota, che gira.