Piccolo spaccato di una Bergamo remota

Le lunghe trecce (una treccia, per la verità, quella della bimba) e il carretto (che non passava, sempre per la verità, ma era fermo e non portava gelati).

Scomodiamo Lucio Battisti come pretesto per mostrare questa immagine che è un piccolo quadro, uno spaccato di vita remota, in una Bergamo che Gabriele Rota e poi i commentatori di Storylab individuano alla perfezione. "Quella finestra era quella del casello dove stazionavano le Guardie Daziarie e gli edifici sono quelli del lato destro di Via Quarenghi "Alta", prima delle recenti ristrutturazioni, all'attuale incrocio Via Quarenghi-Via Palazzolo (che all'epoca si chiamava Via Spaventa: oggi Via Spaventa è limitata da questo incrocio a Largo Medaglie d'Oro). Vicino a quel carretto, fino a poco tempo fa c'era un'edicola, ora rimossa. Di fronte al Carretto c'era una volta il vecchio edificio dell'Albergo Milano, ora la Farmacia Frizzi".

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

Via Quarenghi negli anni Sessanta

Sic transit gloria mundi

Il giallo del bazar di via XX settembre