Le lunghe trecce (una treccia, per la verità, quella della bimba) e il carretto (che non passava, sempre per la verità, ma era fermo e non portava gelati).
Scomodiamo Lucio Battisti come pretesto per mostrare questa immagine che è un piccolo quadro, uno spaccato di vita remota, in una Bergamo che Gabriele Rota e poi i commentatori di Storylab individuano alla perfezione. "Quella finestra era quella del casello dove stazionavano le Guardie Daziarie e gli edifici sono quelli del lato destro di Via Quarenghi "Alta", prima delle recenti ristrutturazioni, all'attuale incrocio Via Quarenghi-Via Palazzolo (che all'epoca si chiamava Via Spaventa: oggi Via Spaventa è limitata da questo incrocio a Largo Medaglie d'Oro). Vicino a quel carretto, fino a poco tempo fa c'era un'edicola, ora rimossa. Di fronte al Carretto c'era una volta il vecchio edificio dell'Albergo Milano, ora la Farmacia Frizzi".