Guardateli in volto, chi più bonario, chi ingenuo, chi già più furbo dei propri coetanei, chi con la faccia da "brighella" e chi una sagoma, che così originale non si trova nemmeno nei fumetti o nei cortometraggi comici di "Quelle simpatiche canaglie", con Spanky e Alfa Alfa. Sei ragazzi in cerca d'autore e avventure nella splendida Astino, che allora splendida a dir la verità era poco, non essendoci stati ancora i restauri che l'avrebbero riportata ai fasti antichi, quando il monastero dominava la vallata.
Ma questa foto ci ricorda soprattutto un tempo in cui gli edifici abbandonati o quelli nuovi e in via di costruzione non erano custoditi come casseforti e protette da ponteggi o reti metalliche o sistemi d'allarme addirittura. Così tra i giochi preferiti dei bambini di quel tempo c'era appunto l'esplorazione e nella maggior parte dei casi la formazione di un "rifugio", di una "tana", dove sognare di esser grandi non soltanto d'età ma di cuore, giocando ai cow-boys e agli indiani, tutto il pomeriggio, finché scendeva sera.
In questo, più che alle simpatiche canaglie, questo manipolo di discoli somiglia ad un'altra vecchia serie televisiva: "Il tesoro dei Templari", lo sceneggiato che se lo avessero girato ad Astino non avrebbe fatto una piega.
P.S. Grazie a Giuseppe Signorelli e alla sua fotografia.