"Scusi, c'è posto?"

Il parcheggio prima che esistesse un parcheggio, degno esempio di anarchia e di come la risposta all'eccesso di regole che constatiamo oggi non sia l'assenza totale di regole che c'era prima.
Un'immagine simbolo, quasi un manifesto della modernità che in quegli anni avanzava e si diffondeva a macchia d'olio, riempiendo tutti gli spazi, proprio come queste auto che fanno da corona allo stadio senza che fosse lasciato libero neppure un anfratto. Che poi, se in una di quelle macchine, magari una Bianchina, si intravedesse Fantozzi o un Filini che suona prepotente ed esasperato il clacson, non ci stupiremmo affatto, che pare una delle tante scene d'affresco che quel film che tanto fece ridere gli italiani, ma d'un riso amaro.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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