Il primo viaggio della funivia di Selvino fu nel 1958. Fino ad allora si raggiungeva l’altopiano tramite strade sterrate e scomode. Furono presentati molti progetti, ma nessuno sembrava all’altezza, e, anche se lo era, costava troppo. La funivia fu allora costruita sullo slancio del boom economico-turistico che portò una rivoluzione a Selvino così come nel resto della valle.
Questa fotografia non datata dell’Archivio Wells mostra due bambini sulla funivia, intenti a guardarsi attorno come se non avessero mai visto quelle montagne e quei boschi. Si meravigliavano i bambini salendo lassù, ce lo racconta la nostra utente Aurora Cantini, che si ricorda bene la sensazione: «Sembrava di volare sopra l’acqua e sopra il vento, in una mongolfiera». Tra paura e meraviglia, per i bambini era quasi un gioco e forse i primi viaggi sono stati un gioco anche per gli adulti.
Questa funivia, tuttora funzionante, ha cambiato il volto di una località turistica che aveva tanto potenziale non sfruttato, tanti bambini da stupire. Il dopoguerra è stato il momento giusto per guardare avanti e costruire qualcosa di nuovo, qualcosa di quasi irreale, una «mongolfiera». Per i turisti quella funivia rappresentava le vacanze, tempo, tempo da spendere in un posto speciale con persone speciali.
Forse quei bambini vivevano a Selvino e tornavano da scuola, magari invece avevano con i genitori una casa in villeggiatura. Quello che possono dirci, però, è che continuare a meravigliarsi come dei bambini sembra essere il segreto per non invecchiare.