Il palazzo in sé è "tanta roba", come direbbero oggi i nostri figli, ma non abbastanza da essere scampato all'avanzare della modernità ("L'edificio, poi demolito, si trovava di fronte alle attuali vetrine del Coin, che danno su via Zambonate. La via all'epoca era molto più stretta di ora" precisa Simone Bertone su Storylab).
Anche i lavori in corso - che in corso lo erano, ad essere precisi, essendo terminati ormai da qualche decennio - sono interessanti ma non da attirare un'attenzione speciale. Attenzione che invece attira colui che cammina quietamente sul tetto, in barba alle vertigini e più ancora alle norme per evitare infortuni sui luoghi di lavoro. "Notare il caschetto e l'imbracatura di sicurezza del lavoratore sul tetto" ironizza Lucio Paleari, sempre su Storylab.
La mostriamo volentieri, questa immagine, perché forse adesso esageriamo per eccesso ma trattandosi dell'incolumità di esseri umani meglio l'eccesso attuale che il difetto precedente. Un altro dei molti esempi per cui è falso il motto: si stava meglio quando si stava peggio.