Un "bambino" diventato grande

Prima delle grandi banche c'era il piccolo credito. Piccolo Credito Bergamasco, come si legge nelle insegne sopra gli uffici,
che avevano sede in viale Roma (l'attuale viale Papa Giovanni XXIII) angolo via Paleocapa, ad inizio Novecento, mentre dopo il 1928 ci fu il trasferimento nell'attuale sede di Porta Nuova.
Al di là dei muri e dei palazzi, che essendo sedi di banca sono intimamente grigi, a noi di questa immagine interessa un dettaglio.
Il dettaglio delle due figure in primo piano: un azzimato signore con il cappello ben calcato in testa e l'espressione austera del viso, proprio come ci immaginiamo gli impiegati contabili di quel tempo, a cui tuttavia si contrappone un bimbo, avvolto nel suo cappottino con il collo di pelo e la cuffiettina e i calzoni corti, come si usava fino agli anni Settanta per tutti i bambini, estate ed inverno. Anch'egli, come l'adulto alle sue spalle, ha uno sguardo severo, ma la carrozzella ai suoi piedi (o qualsiasi oggetto sia, con le ruote) ispira almeno a noi che lo guardiamo un sorriso. Forse perché ci ricorda Mary Poppins e la scena del vecchio banchiere che prende il volo, forse invece perché in quel bimbo ci pare di scorgere il "piccolo" credito ch'è poi di anno in anno cresciuto.

Giorgio
Giorgio Bardaglio Giornalista

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