La piazza è quella del Mercato delle scarpe ma che balza all'occhio per prima è l'insegna della libreria e cartoleria Ferrario, negli anni Venti. Oggi la proponiamo poiché periodo più propizio di questo ne esistono pochi, per leggere libri. Un invito che facciamo non già perché leggere sia un dovere, bensì per il piacere che se ne trae, nel viaggiare e vivere - come ricordava Umberto Eco - luoghi ed epoche diverse, anche lontanissime, straordinarie.
Che poi è lo stesso che accade osservando con attenzione queste fotografie, di una Bergamo che cambia continuamente pur restando nelle radici tale e quale.