Tra metà aprile e maggio ce ne sono tre e capita di rado. Tre ponti, intendiamo. Tre festività appiccicate al fine settimana da un altro scampolo di tempo libero. Unico è e rimane invece quello di Songavazzo, uno dei primi ponti costruiti in cemento armato e la cui vicenda raccontata nel blog di Storylab da Carlotta Cortese ci ha sempre affascinato.
Ne riproponiamo l'immagine qui, nella terra di mezzo tra due ponti festivi appunto, ammirandone ancora una volta sia la leggerezza, sia la bellezza dell'opera, sia l'amenità da favola del paesaggio tutto attorno. Una testimonianza adamantina dell'ingegno umano, che riesce a trasformare la pesantezza della sabbia e del cemento in uno scheletro formidabile e resistente, capace di collegare due sponde e soprattutto uomini e donne di ogni tempo.