La primavera porta con sé giornate più lunghe, sole, clima mite, qualche rondine (almeno nelle poesie ottocentesche) e per molti anche la nostalgia della neve. Perciò proponiamo questa immagine di Schilpario e della Valle di Scalve, scattata in giorni simili a questo, ancora d'inverno ma d'un inverno calante, morente, con i corsi d'acqua sgelati, il sole meno obliquo, gli alberi spogli, la neve goffa, bagnata, greve.
Un tempo sospeso, con una stagione al tramonto mentre per la nuova non è ancora l'alba e ci si deve accontentare. Un tempo in maldestro equilibrio insomma, proprio come spesso è il lunedì, con il suo fardello di fatiche e impegni da rispettare.