Su Storylab questa fotografia non ha commenti, non ha "mi piace": è
nuda, tale e quale al soggetto che rappresenta, un dedalo di architravi e
ponteggi, un gigante spigoloso e geometrico, un bozzolo in ferro e
cemento di quella che poi è diventata la chiesa della Beata Vergine
Maria Immacolata, a Longuelo.
La pubblichiamo in questi giorni, a
poche ore dalla cerimonia con cui il vescovo di Bergamo l'ha
riconsacrata, benedicendo i restauri e ricordando ciò che gli stava più a
cuore, cioè che la Chiesa di pietre ha
senso e compimento soltanto se viva è quell'altra, fatta di anime e
persone in carne ed ossa.
Da parte nostra ci limitiamo invece ad
osservare questa meraviglia di ingegneria prima che di architettura,
questa sorta di scultura da carpentiere che una volta terminata ha
sembianze, nelle intenzioni di chi l'ha progettata (Pino Pizzigoni), a
una tenda. E può piacere o non piacere ma resta tutto sommato speciale,
originale, unica.