In uno scorcio di città, in via Zambonate, c'è un pezzo di mondo greve,
fatto di pietre squadrate e archi a volta, e di strutture lievi,
destinate a non lasciare traccia ma che per decenni hanno dato riparo al
lavoro e anche bellezza, tutto attorno.
Quella sulla destra, in
questa immagine dell'archivio Gaffuri, è la tettoia detta della
"Gallinazza", mentre curiosi sono i manifesti pubblicitari in primo
piano, sopra la scopa di saggina, anche se noi siamo più attratti dal
volto femminile che si intravede poco dietro. Una donna senza età, senza
nome, di nero vestita come vestite di nero erano quasi sempre le donne
di allora, in epoche in cui a volte si rideva ma sorridere era raro.