Le prime sciate vere del dopoguerra si facevano sul Farno (o a Selvino).
Si arrivava a Gandino con il treno, (o la bicicletta con gli sci legati alla canna e pelli di foca ) , un abbigliamento raffazzonato , guanti di lana agucchiati dalla nonna.Si faceva la traversata verso Clusone (S lucio la Spessa), poi si tornava in treno , sci in spalla.
Mi sembra di ricordare che ci fosse anche una seggiovia che da Gandino portava in Farno, ma durò molto poco!
Quanta neve allora dappertutto, che lunghi inverni con le stufe Bechi a riscaldare !
Le prime sciate vere del dopoguerra si facevano sul Farno (o a Selvino).
Si arrivava a Gandino con il treno, (o la bicicletta con gli sci legati alla canna e pelli di foca ) , un abbigliamento raffazzonato , guanti di lana agucchiati dalla nonna.Si faceva la traversata verso Clusone (S lucio la Spessa), poi si tornava in treno , sci in spalla.
Mi sembra di ricordare che ci fosse anche una seggiovia che da Gandino portava in Farno, ma durò molto poco!
Quanta neve allora dappertutto, che lunghi inverni con le stufe Bechi a riscaldare !
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