Una volta, il 6 Gennaio, al dopolavoro ferroviario di Bergamo, veniva organizzato uno spettacolo, dopo il quale, i figli dei dipendenti ricevevano un regalo.
Quell'anno lo spettacolo si ispirò al Musichiere per i bambini.
Io venni buttato fuori al primo turno e da allora non mi sono più ripreso e psicologicamente risento ancora di quel trauma.
Del resto era piccolissimo di statura e scattare di corsa da una sedia a dondolo era già difficile, toccare poi la campanella, quasi impossibile...feci una figura di ....quando si è piccoli non si dicono le parolacce.
Pazienza.
Le Befane nella foto non sono il massimo, ma il ricordo di questa tradizione è sempre vivo in me.
Eccomi, l'anno non so se fosse il 1957 o il 1958.
Comunque io la calza, la sera prima, la mettevo comunque...nemmeno la fatina dei dentini mi facevo sfuggire.
Al carbone ci sono abituato (funzionava con quello la stufa di casa mia, caldo torrido nei pressi della stufa e freddo cane nelle altre stanze)...quindi le minacce di certe amiche (befane, ma detto in modo affettuoso) non mi fanno paura.
Poi c'era l'amore di una famiglia meravigliosa a riscaldarmi.
Quanta neve scendeva in quegli anni! Era stupendo camminare con la lingua di fuori per raccoglierne un po'.
E la neve, quando si è bambini, ha un sapore tutto speciale.