Oggi non è più quasi visibile perchè occultata da rigogliosa vegetazione,ma notare la muraglia di pietre ingabbiate costruita negli anni 60 a fianco di via Tre Armi (oggi nella parte superiore filo strada è diventato un ampio parcheggio privato) per contenere il materiale di conferimento e scarico proveniente dalla costruzione del nuovo Seminario,che comportò il rimodellamento della conca di Santa Lucia,l'interramento di una casa e il cambiamento di fatto della morfologia della zona.
...dall' articolo di un giornale locale dell' 8 novembre 1992, un progettista del Seminario ricordava: "lo sventramento del Colle,con le mine che,a mezzogiorno,erano fatte brillare,in una tempesta di polvere [...] e la gigantesca discarica che venne creata in città bassa,nella zona delle piscine Italcementi dove vennero provvisoriamente trasportati detriti e materiali delle scavo:una voragine svuotata di oltre 100.000 metri cubi di pietra".
Oggi non è più quasi visibile perchè occultata da rigogliosa vegetazione,ma notare la muraglia di pietre ingabbiate costruita negli anni 60 a fianco di via Tre Armi (oggi nella parte superiore filo strada è diventato un ampio parcheggio privato) per contenere il materiale di conferimento e scarico proveniente dalla costruzione del nuovo Seminario,che comportò il rimodellamento della conca di Santa Lucia,l'interramento di una casa e il cambiamento di fatto della morfologia della zona.
...dall' articolo di un giornale locale dell' 8 novembre 1992, un progettista del Seminario ricordava: "lo sventramento del Colle,con le mine che,a mezzogiorno,erano fatte brillare,in una tempesta di polvere [...] e la gigantesca discarica che venne creata in città bassa,nella zona delle piscine Italcementi dove vennero provvisoriamente trasportati detriti e materiali delle scavo:una voragine svuotata di oltre 100.000 metri cubi di pietra".
Hai da fare una segnalazione su questa foto ? Inviala da qui
Sei sicuro di voler eliminare questa foto ?
c'è stato un errore nel tentativo di eliminazione, riprova più
tardi
Per procedere devi prima effettuare il login
Hai già un account su L'Eco di Bergamo? Usa il tuo nome utente e password.