I due filobus, Alfa Romeo linea 3, FIAT linea 1 e il bus dovrebbe essere il Redona perché mi sembra di scorgere una R nell'indicatore posteriore. Alla stazione passava pure il Boccaleone-Colle Aperto. Qualcuno mi sa indicare il percorso di questi due bus ( Boccaleone e Redona)?
Maurizio Lussana
03/05/2016 08:41
la linea d' autobus B collegava Boccaleone con P.za Reginaldo Giuliani salendo da via S.Lorenzo
la " " " " " R " " Redona con Campagnola Ponte Testa via Paglia - Bonomelli - don Bosco
Storylab
03/05/2016 09:09
vi ringraziamo per i dettagli!
Adriano Rosa
03/05/2016 13:02
Al centro pare ci sia un vigile (almeno pare) a regolare il traffico.
Ne approfitto per ricordare che i primi semafori in città furono installati proprio in quell'incrocio.
"Marzo 1934: inaugurato il primo semaforo a Bergamo.
Lo aveva inventato un certo Mario Bedoni che non ne ricavò molta
fortuna, dato che visse in povertà negli ultimi anni della sua vita.
Era a due soli colori: Verde e Rosso; il giallo fu aggiunto qualche anno più tardi.
C'erano anziane signore che si facevano accompagnare in centro per vedere la grande novità delle luci che si alternavano..."
(da "Il Novecento a Bergamo" di Pilade Frattini e Renato Ravanelli)
I due filobus, Alfa Romeo linea 3, FIAT linea 1 e il bus dovrebbe essere il Redona perché mi sembra di scorgere una R nell'indicatore posteriore. Alla stazione passava pure il Boccaleone-Colle Aperto. Qualcuno mi sa indicare il percorso di questi due bus ( Boccaleone e Redona)?
Maurizio Lussana
03/05/2016 08:41
la linea d' autobus B collegava Boccaleone con P.za Reginaldo Giuliani salendo da via S.Lorenzo
la " " " " " R " " Redona con Campagnola Ponte Testa via Paglia - Bonomelli - don Bosco
Storylab
03/05/2016 09:09
vi ringraziamo per i dettagli!
Adriano Rosa
03/05/2016 13:02
Al centro pare ci sia un vigile (almeno pare) a regolare il traffico.
Ne approfitto per ricordare che i primi semafori in città furono installati proprio in quell'incrocio.
"Marzo 1934: inaugurato il primo semaforo a Bergamo.
Lo aveva inventato un certo Mario Bedoni che non ne ricavò molta
fortuna, dato che visse in povertà negli ultimi anni della sua vita.
Era a due soli colori: Verde e Rosso; il giallo fu aggiunto qualche anno più tardi.
C'erano anziane signore che si facevano accompagnare in centro per vedere la grande novità delle luci che si alternavano..."
(da "Il Novecento a Bergamo" di Pilade Frattini e Renato Ravanelli)
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