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Aggiornata 9 anni
COMMENTI
AURORA CANTINI
20/10/2015 22:14
Mi piacerebbe sapere dove si trova la strada "da capogiro"
Adriano Rosa
22/10/2015 16:20
Secondo me, ma è solo un'ipotesi, si tratta della strada verso il passo del Vivione...considerando anche la quantità di foto che Wells scattò in Val di Scalve, che doveva essergli particolarmente cara.
AURORA CANTINI
22/10/2015 18:03
Osservando bene la foto mi soffermo ad alcune considerazioni: forse sbaglio ma mi sembra che non ci siano guidatori nelle auto. E oltre a ciò sono messe tutte per benino in fila. Forse sono state parcheggiate lì perché oltre non si poteva passare, forse le persone hanno dovuto proseguire a piedi. Dirette dove? A casa, lassù? A sciare, nonostante l'intoppo? O forse siamo a primavera e quella è l'ultima neve, gli escursionisti non hanno rinunciato comunque alla gita? Anche io penso che sia al Passo del Vivione, e se così fosse, questa foto mi fa ricordare le gite con mio papà a bordo della sua 500 Fiat. Io, bambina già assetata di storie, schiacciavo il viso contro il finestrino e guardavo giù, oltre il precipizio, oltre l'azzurro, e mi sembrava di volare, di toccare il cielo. Anche a mio papà è capitato una volta di incontrare la neve, era già primavera, la nostra 500 si era arrampicata su lungo i tornanti con diligenza e senza dare problemi, ma ad un certo punto... ecco la neve, tanta neve ai lati della strada. Era stato difficile riuscire a passare lungo la striscia stretta di terra battuta (non penso che nel '70 71 fosse già asfaltata, ma ero piccola e non lo ricordo bene). Mio papà non poteva girare l'automobilina, poteva solo proseguire. Io dal finestrino vedevo quella massa incombere quasi a filo dell'auto su tutti e due i lati, avevo una tale paura che ci schiacciasse che mi batteva forte il cuore. Ma non piangevo, perché sapevo che mio papà se la sarebbe cavata. Infatti, passo passo, ruota ruota, la 500 è arrivata fino allo slargo del Passo dove ci siamo rifocillati con i nostri panini e la mortadella. Non ho mai saputo se mio papà avesse avuto paura, ma non dimenticherò mai come me lo guardavo tutta adorante: era il mio eroe.
Adriano Rosa
22/10/2015 20:16
Sembra proprio la strada del Vivione. I monti che si vedono dovrebbero essere quelli del massiccio del Concarena. Le prima volta che percorsi quella strada fu forse nella seconda metà degli anni 60, quando trascorrevo in estate un po' di giorni di vacanza presso la "Regina dei Monti" di Schilpario, struttura di proprietà dei Padri Gesuiti di Bergamo. Anche a me pare che la strada allora non fosse asfaltata.
Mi piacerebbe sapere dove si trova la strada "da capogiro"
Adriano Rosa
22/10/2015 16:20
Secondo me, ma è solo un'ipotesi, si tratta della strada verso il passo del Vivione...considerando anche la quantità di foto che Wells scattò in Val di Scalve, che doveva essergli particolarmente cara.
AURORA CANTINI
22/10/2015 18:03
Osservando bene la foto mi soffermo ad alcune considerazioni: forse sbaglio ma mi sembra che non ci siano guidatori nelle auto. E oltre a ciò sono messe tutte per benino in fila. Forse sono state parcheggiate lì perché oltre non si poteva passare, forse le persone hanno dovuto proseguire a piedi. Dirette dove? A casa, lassù? A sciare, nonostante l'intoppo? O forse siamo a primavera e quella è l'ultima neve, gli escursionisti non hanno rinunciato comunque alla gita? Anche io penso che sia al Passo del Vivione, e se così fosse, questa foto mi fa ricordare le gite con mio papà a bordo della sua 500 Fiat. Io, bambina già assetata di storie, schiacciavo il viso contro il finestrino e guardavo giù, oltre il precipizio, oltre l'azzurro, e mi sembrava di volare, di toccare il cielo. Anche a mio papà è capitato una volta di incontrare la neve, era già primavera, la nostra 500 si era arrampicata su lungo i tornanti con diligenza e senza dare problemi, ma ad un certo punto... ecco la neve, tanta neve ai lati della strada. Era stato difficile riuscire a passare lungo la striscia stretta di terra battuta (non penso che nel '70 71 fosse già asfaltata, ma ero piccola e non lo ricordo bene). Mio papà non poteva girare l'automobilina, poteva solo proseguire. Io dal finestrino vedevo quella massa incombere quasi a filo dell'auto su tutti e due i lati, avevo una tale paura che ci schiacciasse che mi batteva forte il cuore. Ma non piangevo, perché sapevo che mio papà se la sarebbe cavata. Infatti, passo passo, ruota ruota, la 500 è arrivata fino allo slargo del Passo dove ci siamo rifocillati con i nostri panini e la mortadella. Non ho mai saputo se mio papà avesse avuto paura, ma non dimenticherò mai come me lo guardavo tutta adorante: era il mio eroe.
Adriano Rosa
22/10/2015 20:16
Sembra proprio la strada del Vivione. I monti che si vedono dovrebbero essere quelli del massiccio del Concarena. Le prima volta che percorsi quella strada fu forse nella seconda metà degli anni 60, quando trascorrevo in estate un po' di giorni di vacanza presso la "Regina dei Monti" di Schilpario, struttura di proprietà dei Padri Gesuiti di Bergamo. Anche a me pare che la strada allora non fosse asfaltata.
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