L'originale è una diapositiva in formato 6x6. Una delle prime immagini realizzata da mio padre a colori.
COMMENTI
Sergio Meli
02/01/2015 16:06
Rolleiflex biottica tedesca....
AURORA CANTINI
02/03/2015 22:26
E' talmente profondo e saggio questo sguardo di uomo di montagna che vorrei dedicargli pochi versi: "... Non era rimasto che lui lassù a catturare il cielo in un’eternità saggia e antica... Non era rimasto che lui tra l’erba appena tagliata e le pietre antiche intrise di voci e di sudore..."
Andrea D'Amore
22/05/2015 21:05
... Grazie Aurora! E' come aver dato per un attimo voce ad un'immagine ...
AURORA CANTINI
23/05/2015 16:59
Grazie a te, Andrea, per le gentili parole di apprezzamento. E' un omaggio a questi uomini dalla scorza ruvida ma dal cuore grande e infinito, e qui vorrei dare un pensiero a Giacomo Baronchelli, l'ultimo abitante di Ave di Ardesio, che ha ispirato il testo completo della poesia.
Andrea D'Amore
12/07/2015 20:49
Certo che l'immagine di quel bambino con i calzoncini corti (sembrano di velluto) e la gallina davanti a lui ispirano essi stessi una poesia incredibile, pare quasi di sentire l'odore un po' acre di quella strada ed il rumore di qualche animale nella stalla che forse c'è sulla destra... Confermo, è una foto magnifica Aurora!!
AURORA CANTINI
16/07/2015 14:19
E' una fotografia da non dimenticare!!! Sono pagine del cuore, del nostro cuore bergamasco, ma universale. Perché noi siamo gli eredi di questi uomini di montagna, di ogni luogo, di ogni tempo, scorza ruvida ma cuore dolce.
Sergio Meli
06/09/2015 22:12
Grazie di cuore per le belle parole e le emozioni che questa immagine è capace di evocare.
L'autore della foto, mio padre, purtroppo non c'e più ma sono certo che sarebbe felicissimo per i vostri commenti.
Grazie Aurora Andrea.
Delia Marinoni
04/06/2017 17:18
Che immagine!!!!! Valzurio è uno uno dei miei paesi preferiti
Martino Pirolo
21/07/2017 14:41
Guardando questa foto mi sembra di guardare con i suoi occhi, occhi di un uomo sensibile e capace di cogliere l'attimo e immortalarlo, grazie per questo ricordo. Isabella
Elio Meli
12/06/2020 19:37
Suo fratello Ottavio ,mio padre ,era stato li a fine 1943 perchè era disertore ed era stato chiamato dalla wehrmacht per andare i Germania .E' scappato prima del rastrellamento e incendio del paese-Aveva 17 anni !!!!!
AURORA CANTINI
12/06/2020 22:28
Caro Elio, questi paesi racchiudono pagine di storia ma anche storie non scritte sulle pagine!
Mio papà Mansueto era del '25, si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e per questo venne caricato su un treno diretto in Germania. Poco prima della stazione di Verona la città venne bombardata e il treno dovette rallentare. Mio papà riuscì ad aprire uno spiraglio e si gettò lungo la scarpata. Ai compagni aveva detto in dialetto: " Morire per morire, piuttosto muoio qui".
Ritornò al suo minuscolo paesino sull'Altpiano di Aviatico, Amora, a piedi e rimase nascosto mesi nei canaloni della Cornagera insieme ad altri compagni ritrovati. Erano ricercati, l'ordine era catturarli e fucilarli. Quando fece troppo freddo per resistere dentro la montagna, rimasero rintanati nei solai delle case del paese, quelle più isolate. Anche il borgo di Predale, vicino ad Amora, (oggi solo ruderi), subì la minaccia di essere bruciato. Lo dissero i nazifascisti agli abitanti, che sarebbe bruciato come Valzurio se non scovavano i ricercati nascosti. Ma per qualche misteriosa ragione non misero in atto la tremenda minaccia. I nostri paesi sono le nostre pietre viventi.
E' talmente profondo e saggio questo sguardo di uomo di montagna che vorrei dedicargli pochi versi: "... Non era rimasto che lui lassù a catturare il cielo in un’eternità saggia e antica... Non era rimasto che lui tra l’erba appena tagliata e le pietre antiche intrise di voci e di sudore..."
Andrea D'Amore
22/05/2015 21:05
... Grazie Aurora! E' come aver dato per un attimo voce ad un'immagine ...
AURORA CANTINI
23/05/2015 16:59
Grazie a te, Andrea, per le gentili parole di apprezzamento. E' un omaggio a questi uomini dalla scorza ruvida ma dal cuore grande e infinito, e qui vorrei dare un pensiero a Giacomo Baronchelli, l'ultimo abitante di Ave di Ardesio, che ha ispirato il testo completo della poesia.
Andrea D'Amore
12/07/2015 20:49
Certo che l'immagine di quel bambino con i calzoncini corti (sembrano di velluto) e la gallina davanti a lui ispirano essi stessi una poesia incredibile, pare quasi di sentire l'odore un po' acre di quella strada ed il rumore di qualche animale nella stalla che forse c'è sulla destra... Confermo, è una foto magnifica Aurora!!
AURORA CANTINI
16/07/2015 14:19
E' una fotografia da non dimenticare!!! Sono pagine del cuore, del nostro cuore bergamasco, ma universale. Perché noi siamo gli eredi di questi uomini di montagna, di ogni luogo, di ogni tempo, scorza ruvida ma cuore dolce.
Sergio Meli
06/09/2015 22:12
Grazie di cuore per le belle parole e le emozioni che questa immagine è capace di evocare.
L'autore della foto, mio padre, purtroppo non c'e più ma sono certo che sarebbe felicissimo per i vostri commenti.
Grazie Aurora Andrea.
Delia Marinoni
04/06/2017 17:18
Che immagine!!!!! Valzurio è uno uno dei miei paesi preferiti
Martino Pirolo
21/07/2017 14:41
Guardando questa foto mi sembra di guardare con i suoi occhi, occhi di un uomo sensibile e capace di cogliere l'attimo e immortalarlo, grazie per questo ricordo. Isabella
Elio Meli
12/06/2020 19:37
Suo fratello Ottavio ,mio padre ,era stato li a fine 1943 perchè era disertore ed era stato chiamato dalla wehrmacht per andare i Germania .E' scappato prima del rastrellamento e incendio del paese-Aveva 17 anni !!!!!
AURORA CANTINI
12/06/2020 22:28
Caro Elio, questi paesi racchiudono pagine di storia ma anche storie non scritte sulle pagine!
Mio papà Mansueto era del '25, si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e per questo venne caricato su un treno diretto in Germania. Poco prima della stazione di Verona la città venne bombardata e il treno dovette rallentare. Mio papà riuscì ad aprire uno spiraglio e si gettò lungo la scarpata. Ai compagni aveva detto in dialetto: " Morire per morire, piuttosto muoio qui".
Ritornò al suo minuscolo paesino sull'Altpiano di Aviatico, Amora, a piedi e rimase nascosto mesi nei canaloni della Cornagera insieme ad altri compagni ritrovati. Erano ricercati, l'ordine era catturarli e fucilarli. Quando fece troppo freddo per resistere dentro la montagna, rimasero rintanati nei solai delle case del paese, quelle più isolate. Anche il borgo di Predale, vicino ad Amora, (oggi solo ruderi), subì la minaccia di essere bruciato. Lo dissero i nazifascisti agli abitanti, che sarebbe bruciato come Valzurio se non scovavano i ricercati nascosti. Ma per qualche misteriosa ragione non misero in atto la tremenda minaccia. I nostri paesi sono le nostre pietre viventi.
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